Romanziere e giornalista francese. Tra le sue opere, alcune
delle quali di buona fattura e dal piglio disinvolto e satirico, citiamo:
I
matrimoni di Parigi (1856),
Il re delle montagne (1857),
Il caso
del signor Guérin (1862) e il
Romanzo di un brav'uomo (1880),
di intonazione antizoliana. La sua fama, però, è legata
soprattutto all'attività giornalistica: fu uno tra i più brillanti
pubblicisti del Secondo Impero e seppe esercitare con sottile arguzia l'arma
della polemica antibonapartista e liberale. Tra gli innumerevoli saggi e
articoli, ricordiamo:
Le progrès (1864) e
Le XIX
siècle, una raccolta di articoli comparsi sull'omonimo giornale, da
lui fondato nel 1871. Nel 1884 venne ammesso all'Académie
Française (Dieuze 1828 - Parigi 1885).